In realtà da tempo gli ornitologi sospettavano che i cambiamenti climatici fossero in qualche modo il driver dell’anticipo del modello migratorio.
L’ultima ricerca, effettuata da un team di ricercatori britannici e islandesi, ha dimostrato che il riscaldamento globale determina un anticipo della nidificazione e della cova che a sua volta si traduce in una migrazione sempre più anticipata.
Il team di ricercatori, supportati da una rete di oltre 2.000 birdwatcher, ha preso atto che per oltre 20 anni una popolazione di pittime reali islandesi ha anticipato la data del suo arrivo in Islanda di due settimana. Si è, infatti, notato, che le pittime nate alla fine degli anni ’90 arrivavano a maggio mentre quelle nate in anni più recenti tendono ad arrivare in aprile.
E’ probabile, quindi, che i cambiamenti climatici inneschino questo comportamento perché le pittime reali negli anni più caldi nidificano prima, gli uccelli che escono dalle uova prima avranno più tempo per irrobustirsi, per affrontare la migrazione autunnale e per trovare buoni posti per passare l’inverno. Tutto ciò li può aiutare a tornare prima in Islanda per riprodursi.
Per approfondimenti http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/ecco-perche-gli-uccelli-migrano-e-nidificano-prima/